Cima da Conegliano (Giovanni Battista Cima, Conegliano, 1459-'60 – 1517-'18)



Polittico di San Fior

San Giovanni Battista
Olio su tavola, 197x87 cm

Ss. Pierto e Lorenzo
Olio su tavola, 140x63 cm

Ss. Fiorenzo e Vendemmiano
Olio su tavola, 140x63 cm

Ss. Bartolomeo e Urbano
Olio su tavola, 57x63 cm

Ss. Biagio e Giustina
Olio su tavola, 57x63 cm

San Fior di Sopra, Chiesa parrocchiale

Opera misconosciuta dalla storiografia artistica fino alla fine dell’Ottocento, è stata poi rivalutata come opera di Cima dai maggiori critici del secolo scorso. Tuttora dibattuta appare la sua datazione oscillante entro il primo decennio del Cinquecento. Parte della critica vi scorge un contatto con la pittura del giovane Lotto, in quegli anni stabilitosi a Treviso fino alla sua partenza per le Marche nel 1507. Nella bella figura del Battista la veste rossa risalta sul fondo scuro della cortina di alberi in secondo piano. Il gesto indicante della mano rimanda al cartiglio con la scritta che sempre accompagna tale santo Ecce Angus Dei. La sua figura è ieratica eppure umanissima. Tutti i santi raffigurati nel polittico si riferiscono ai patroni delle vicine località le cui chiese erano dipendenti da quella madre di San Fior di Sopra intitolata al Battista. San Fiorenzo per San Fior, San Vendemmiano per l’omonima località, San Pietro per Zoppè, San Lorenzo per Pianzano, Sant’Urbano per Godega, San Biagio per Baver, San Bartolomeo per Bibano e infine Santa Giustina per San Fior di Sotto. Le tre predelle alla base del polittico sono probabilmente spurie.



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